paul gilbert

Paul Brandon Gilbert nasce a Carbondale il 6 novembre 1966, ed è un chitarrista hard rock statunitense. Noto per la sua velocità e tecnica, iniziò la carriera con i Racer X per poi approdare ai Mr. Big e intraprendere la carriera solista.

È stato inserito al quarto posto nella lista dei più grandi shredders di tutti i tempi dalla rivista GuitarOne, mentre Guitar World lo ha menzionato tra i cinquanta chitarristi più veloci di tutti i tempi.

Inizia ad ascoltare musica sin dalla tenera età grazie all’influsso di un’imponente raccolta di dischi nella casa paterna. Il piccolo Paul prende la sua prima chitarra in mano quando ha appena sette anni ma abbandona temporaneamente, per riprendere alcuni anni più tardi. Egli ha modo di crearsi una buona cultura musicale che spazia fra i più disparati generi. Gilbert ha spesso dichiarato come nella sua formazione sia stata determinante la conoscenza dello zio Jimi Kidd, musicista blues di Chicago che veniva spesso a trovare la sua famiglia. All’età di dieci anni ascolta con diletto Beatles, Pink Floyd, e arriva ad ammirare persino la musica dei Jackson 5, per non parlare del suo amore per la musica classica, che lo affascinerà per diversi anni.

Paul Gilbert suona esclusivamente chitarre Ibanez, live e in studio, dal 1988. Nel 1990, Ibanez produce un modello signature PGM100 (Paul Gilbert Model) su base RG con pickups DiMarzio. Negli anni, il modello PGM subisce diverse variazioni, sia nella forma che nelle caratteristiche (legni, pickups, ponti fissi ecc), per un totale di sedici di fabbricazione Giapponese, uno di fabbricazione coreana (PGM3), e un modello acustico, la PGA1000. Nel solo 2009 Ibanez produce ben tre modelli, la PGM401, la PGM100RE (Reissue) e la PGMFRM1 (FireMan), e per il 2010 è prevista l’uscita di un altro Reissue, la PGM300RE, vincitrice di una votazione online indetta da Ibanez. Oltre ai suoi modelli signature, Paul usa alcuni modelli custom costruiti su sue specifiche dal Custom Shop Ibanez, e una serie di modelli Ibanez “vintage” che colleziona, in special modo le copie di Flying-V e i modelli Artist.

Negli anni ottanta, Paul usava preamplificatori ADA MP1 e finali Metaltronix. Dagli anni novanta fino al 2005 ha usato amplificatori Laney per poi passare definitivamente a Marshall.

Ultimamente Gilbert ha utilizzato un set-up sempre più minimale che comprende un numero limitato di pedalini e un amplificatore Marshall stile “Plexi” settato su un suono pulito. La distorsione viene quindi ottenuta tramite l’uso di uno o più pedalini tra i quali si possono elencare il Mojo Mojo di TC Electronic, il Bonsai di JHS e il PG-14 sempre di JHS. Quest’ultimo è stato sviluppato da Josh Scott proprio per Paul Gilbert e messo in vendita come modello signature.

Paul Gilbert è ad oggi considerato uno dei migliori chitarristi del mondo. Il suo stile si è molto modificato col passare degli anni.

Agli inizi e nel periodo dei Racer X il suo vocabolario sonoro si può essenzialmente ricondurre ad una base metal tipica degli anni ottanta, periodo in cui l’ultratecnicismo virtuosistico era una sorta di prerequisito per accedere al genere: spezzoni di scale suonate con plettrata alternata ad altissima velocità, fraseggi neoclassici (basati prevalentemente sull’utilizzo della scala minore armonica e degli arpeggi semidiminuiti), sweep picking, tapping, dive bombs.

Nel periodo dei Mr. Big gli elementi già acquisiti non scompaiono del tutto, ma sono affiancati in maniera crescente da tecniche e sonorità tipiche del pop-rock propriamente detto: maggiore attenzione per la melodia nelle parti soliste, utilizzo di accordi completi (in opposizione ai power chord del “periodo metal”) e della chitarra acustica.

Gli anni della carriera solista vedono Paul approdare ad una più versatile scelta stilistica, che incorpora anche blues, ritmi latinoamericani e power pop di scuola Cheap Trick.

Rimane comunque prevalente, nel fraseggio di Gilbert, la preferenza per la plettrata alternata con sapiente uso del legato, economy picking e string skipping in luogo di altre tecniche come lo sweep picking o il fingerpicking che comunque padroneggia superbamente.